> Sergio Bonelli Non Parteciperà Più A Lucca Comics, ovvero come una mostra mercato si è trasformata in carnevale

Sergio Bonelli ha detto basta a Lucca Comics & Games!

La notizia arriva pochi giorni dopo la conclusione della più grande manifestazione italiana dedicata al mondo del fumetto. Il celebre editore ha rilasciato un’intervista al quotidiano Il Nuovo Corriere di Lucca dove ha espresso in modo limpido tutte le sue preoccupazioni, accennando alla sua intenzione a non far presentare più la sua casa editrice (Sergio Bonelli Editore) all’evento.

Leggete qua: “Non vendo albi in fiera. Vengo solo ad omaggiare i miei lettori della presenza degli autori ed ero più contento quando capivo che il pubblico veniva per i fumetti… Se penso al pubblico dei primi due giorni, 40mila persone, credo che 30mila vengano per festeggiare il loro carnevale, e solo 10mila per i fumetti. Per questo credo, come casa editrice, di non venire più. Perché è diventata una manifestazione diversa: i fumetti rimangono schiacciati dal resto. Anche la presenza dei professionisti è bassa, anche perché con i mezzi di comunicazione di oggi certi incontri e conoscenze avvengono in altri posti…”. Secondo voi Sergio Bonelli ha torto o Lucca Comics ha perso il suo fascino primordiale?

non sono molto daccordo con le considerazioni espresse dalla bonelli.

In Primo luogo non vedo che senso abbia lamentarsi del fatto che la maggior parte delle persone presenti alla fiera non siano interessate ai fumetti (in realtà forse non sono interessati ai fumetti della bonelli). Avrei capito maggiormente se ci si lamentasse di una poca pubblicità degli incontri o della presenza di autori, ma non è così. Dire che molte persone vengono lì per altri motivi o semplicemente per girare in costume è un pò come ammettere che in realtà il prodotto della bonelli ormai non interessa più una grossa fetta dei clienti, che ormai cercano altro.

Ma anche ammesso che la maggior parte dei visitatori sia interessata al "carnevale" della fiera di lucca, il discorso non ha comunque senso. Se non ci fosse la gara di costumi, il concerto serale gli eventi di giochi di ruolo, non avremmo solo i 10 mila visitatori interessati al fumetto? la situazione dal punto di vista della bonelli non sarebbe forse la stessa?

Il discorso fatto dalla bonelli è semplicemente il discorso di un uomo ormai amareggiato che non ammette il cambiare dei tempi: il mercato Japponese domina ormai quello italiano, io compreso preferisco un bel manga che un Dylan Dog ! Giusto per fare un esempio ! E le gare cosplayers ormai si fanno ovunque perchè attirano molta gente, vorrei sapere cosa ne pensa di chi si veste da Tex per esempio !

che poi, ad ogni fiera del fumetto, lo stand bonelli è preso d'assalto dai cacciatori di autografi, quindi non certo snobbato
quello di sergio credo sia solamente il discorso di un uomo che non riesce a star al passo con il cambiamento o non lo vuole proprio fare, una concezione del fumetto ferma a qualche decennio fa

ma poi non capisco, una volta che la bonelli ha lo stand con la fila di "cacciatori di autografi" che se ne importa se il resto della gente in fiera viene solo per i costumi?

credo sia perchè sergio sia infastidito da come viene pubblicizzato l'evento e da come il pubblico si approccia
vorrebbe solo gli appassionati al fumetto old style e le fiere sobrie senza cosplay

indubbiamente è così, però vè detto che se la fiera di lucca è diventata così grande è proprio perchè ci sono tutte queste cose non proprio "old Style"
lo conferma il fatto che in soli quattro anni (cioè da quando si è trasferita nelle mura della città) l'affluenza è più che raddoppiata.

si vede che lui preferirebbe 4 gatti, silenzio totale e poca pubblicità... gusti suoi